RASSEGNA STAMPA
LA REPUBBLICA - Diaz, ennesimo giallo in aula l´ispettore ritrova la memoria
Genova, 14 Dicembre 2007
Finalmente ha un nome chi pattugliò la strada prima del blitz
Diaz, ennesimo giallo in aula l´ispettore ritrova la memoria
Con la deposizione dell´ispettore napoletano Libero Attonito, all´udienza
di ieri del processo contro 29 poliziotti, imputati per le violenze e i
falsi del blitz alla scuola Diaz in occasione del G8 del luglio 2002, è
stato finalmente risolto uno dei tanti misteri della notte cilena del
luglio 2001.
Attonito (inizialmente indagato e poi archiviato per la perquisizione alla
Pascoli) ha, infatti, fornito i nomi dei componenti delle pattuglie che
nella prima serata del 21 luglio erano a bordo dei "magnum" che passarono
davanti alla scuola Diaz.
In quel frangente, secondo il racconto di uno dei funzionari imputati,
Massimiliano Di Bernardini la colonna di mezzi fu oggetto di un lancio di
bottiglie e altri oggetti. Un episodio che secondo gli imputati è
all´origine del blitz notturno, ma la cui «reale consistenza» la procura
non è mai riuscita ad accertare. E fino a ieri nessuno era stato in grado
di fornire i nomi dei poliziotti. Non il funzionario capo-pattuglia Di
Bernardini («non conosco i nomi... assolutamente) che si trovava nell´auto
civetta che apriva il convoglio, e neppure il vicequestore della squadra
mobile Luca Salvemini, incaricato delle indagini dalla procura, che non
riuscì ad ottenere i nominativi dai suoi colleghi.
A dire il vero, neppure l´ispettore Attonito, nell´ottobre del 2001
ritenne di dover fornire precisazioni su quell´episodio, nonostante gli
occupanti dei Magnum fossero suoi colleghi di Napoli. Ieri, però,
l´ispettore ha ricordato che l´episodio gli venne raccontato e ha pure
fornito i nomi che per sei anni erano stati un mistero. Se li conoscesse
fin dal principio - e quindi appare strano che fosse il solo depositario
dell´informazione - o se li abbia appresi solo di recente, è un altro dei
tanti punti oscuri dell´inchiesta Diaz, che tanto ha fatto parlare ancora
nei mesi scorsi.
(m.p.)